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Acquamarina

La tradizione indiana cita un monte d'origine sacra "Rahun" dalla cui cima scendevano a valle le pietre preziose portate dai venti e dai torrenti e poi raccolte dagli uomini, le acquemarine. 

Il solo splendente creava tutt'intorno alle pietre riflessi sfavillanti detti "bagliori di Rahun" Le acquemarine avevano la capacità di rafforzare la vista e di donare generosità e castità. Nell'era moderna il centro di diffusione delle acquemarine si è spostato nell'altro emisfero: sono celebri quelle delle leggendarie miniere del Minas Gerais in Brasile, tuttora attivissime. Qui venne estratto un cristallo di eccezionali dimensioni custodito presso il museo di storia Naturale di New York. Altri giacimenti si trovano in India e nella regione africana centro-meridionale. Le caratteristiche del cristallo di acquamarina per risaltare richiedono un taglio rigoroso e attento alle angolature. 

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Cenni storici: l’acquamarina è una varietà di berillo. Il suo nome deriva dal fatto che il suo colore ricorda quello dell'acqua del mare.
 

Composizione chimica: Be3Al2Si6O18 
 

Peso specifico: 2,68-2,80 
Indice di rifrazione: ne=1,570-1,580 nw=1,575-1,586 (birifrangenza 0,004-0,010) 

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