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Brilliant contradictions


La difficile condizione economica sviluppatasi durante il picco della Pandemia ha provocanto comprensibili ribassi di listini (con una certa agitazione per gli operatori del settore) e varie turbolenze tra “correnti” diverse (vedi Diamond view n°9). Il post lockdown ha invece dimostrato che lo scenario ipotizzato si è di molto discostato dalle tante congetture proposte, dimostrando che in effetti è tutta un’altra musica!

La reazione ipotizzata dei mercati, a questa nuova fase di apertura, era di una graduale ripresa. Nonostante questo scenario positivo il settore diamantifero ha dovuto far i conti con la realtà dei mercati e soprattutto con una palese e brillante contraddizione. Bisogna però dire che anche con qualche cerotto, il settore, è sempre lì pronto a brillare.

Complice di tutto ciò che sta avvenendo è dovuto anche dal clima positivo instaurato, a dir poco surreale, in cui la popolazione mondiale si è ritrovata a vivere e con una cura al Covid-19 ancora in fase di sperimentazione. Le restrizioni messe in atto da parte dei singoli Governi hanno gravemente limitato gli spostamenti tra Stati, incidendo negativamente sull’import-export a livello globale, registrando prezzi in leggera ascesa.

Si notano segnali positivi per il mercato USA e India, per quanto riguarda

l’UE, anche se con un lieve rallentamento, possiamo parlare di una situazione fondamentalmente stabile. Hong Kong e Cina invece registrano un incremento nelle vendite anche se non raggiungono gli stessi livelli dello scorso anno.

In generale si nota un aumento negli scambi cash, anche per quanto riguarda le richieste le richieste di stock in memo. Il processo di normalizzazione dei rapporti tra Israele ed Emirati Arabi apre anche la strada di accordi commerciali che porteranno ad incrementare sempre di più le relazioni politico-economiche portando generando utili anche nel settore.




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