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Zaffiro

Lo zaffiro detto in arabo anche "giacinto blu" possiede molte delle qualità attribuite alle pietre che, con la loro compattezza, resistenza e saldezza indicano all'uomo, per contrasto, la fugacità della vita in quanto superano e trascendono la precarietà della sua condizione.

 

Lo Zaffiro, in virtù della forza che esprime, simboleggia bontà e magnanimità, fedeltà e comando.  A questa gemma vengono attribuite proprietà terapeutiche, soprattutto per quanto concerne l'apparato oculare. E' richiesto e diffuso da lunghissimo tempo in India, nel mondo islamico ed in Europa. Attualmente gli esemplari più pregiati provengono dalla Thailandia, dallo Sri-Lanka e dal Madagascar. Lo Zaffiro viene tagliato preferibilmente ovale; particolare attenzione viene posta nello studio dello zaffiro grezzo per ottenere il taglio ottimale della pietra. 

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Cenni storici: il nome deriva dal latino sapphirus; è senz'altro una delle pietre più famose della storia ed ancora attualmente il suo nome indica una tonalità di blu (anche Dante ne fa uso nella Divina Commedia "Dolce color d'oriental zaffiro"). Ad inizio novecento in California furono trovati giacimenti di zaffiro, ma si sbagliarono, era benitoite, minerale che può vantare un colore simile allo zaffiro.
 

Composizione chimica: Al2O3 
 

Peso specifico: 3,98-4,10 (spesso però è proprio 4,00)
 

Indice di rifrazione: ne=1,762 nw=1,770 (birifrangenza 0,008) 

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